Martini A., Trivellato U. - 2011 - Saggio - Italiano
Sono soldi ben spesi? È una domanda sempre legittima, che diventa addirittura doverosa quando si parla di risorse pubbliche. Ma cosa si intende per “bene”? Per alcuni osservatori si spende “bene” quando si rispettano regole e procedure. Per altri “bene” sta per “senza sprechi”. Per altri ancora significa utilizzare le risorse per una giusta causa. Infine si può dire che i soldi sono stati spesi “bene” se le politiche finanziate hanno prodotto gli effetti desiderati. Un’azione pubblica può infatti essere corretta dal punto di vista formale, non comportare sprechi, essere rivolta a un buon fine e, nonostante questo, dimostrarsi del tutto inefficace. Come giudicare se una politica pubblica ha rappresentato davvero un valore aggiunto per la collettività? Se ha davvero contribuito a migliorare le cose? Valutare gli effetti significa domandarsi se e in che misura i cambiamenti osservati siano effettivamente merito della politica adottata e non di altro. Capire se una politica ha sortito o meno gli effetti sperati serve a stabilire se può essere opportuno reiterarla, correggerla o concluderla del tutto. In altri termini, serve a prendere decisioni informate e consapevoli basate sull’evidenza empirica e non soltanto su una aprioristica “presunzione di efficacia”. Sebbene dunque esistano ottime ragioni per valutare gli effetti degli interventi pubblici e la lotta ai soldi spesi male sia un valore comune a tutte le forze politiche, la valutazione in Italia non decolla. Perché? Quali sono le leve da muovere per tentare di cambiare questa situazione?
Il volume fa sintesi del lavoro svolto dal 2007 al 2010, dalla Commissione di Studio sulla “Valutazione degli effetti di politiche pubbliche: metodi, pratiche, prospettive” nell’ambito del Consiglio italiano per le Scienze Sociali.
Martini A., Trivellato U.